Articolo scritto da: Studio MoMi
Data pubblicazione: 22/08/2025
Tempo di lettura: 21 minuti

Realizzazione siti web a Genova

Realizzazione siti web per falegnami e falegnamerie.

Per falegnami e falegnamerie di Genova e altri comuni Italiani.

Con la realizzazione di questa pagina web voglio illustrare le caratteristiche che deve avere un sito web di un falegname.

A Genova o in qualsiasi altro comune italiano.

Posso effettuare la realizzazione di un sito web per falegnami a Genova o in Italia.

Molto dettagliato e che ti aiuta a portare nuovi clienti alla tua attività, in modo da aumentare i clienti e anche il tuo fatturato.

Si, io lo posso fare.

Malgrado tutte le conquiste fatte dalla tecnica il lavoro del falegname e il piacere di lavorare il legno rimane ancora oggi una delle professioni più belle.

Ma, nello stesso tempo una delle attività più difficili da eseguire.

Fin dall'antichità il legno è stato usatoper costruire attrezzi da lavoro, armi, tetti, pareti, mobili, veicoli, ponti e moltealtre opere dell'uomo.

Soltanto negli ultimi due secoli si sono affermati nuovi materiali alternativi al legno.

Come il cenento armato, le leghe metalliche e le materie plastiche.

Il legno è una materia viva che si lavora facilmente anche con attrezzi molto semplici.

Tuttavia non è molto adatto per la produzione in grande serie.

Perchè ogni singolo pezzo risulta sempre leggermente diverso l'uno dall'altro.

Ogni anno nel nostro pianeta sono prodotti circa dieci miliardi di metri cubi di legno, di cui soltanto un quinto può essere utilizzato.

Il resto non può essere usato, perchè inadatto alla lavoraqzione, difficile da raccogliere o perchè viene distrutto dagli incendi naturali e dolosi.

La produzione italiana di legno non è sufficiente al fabbisogno nazionale, occorre quindi importarlo da altri paesi.

Dall'estero, per esempio viene importato il legno per le impiallacciature, i fogli sottili di legno nobile che vengono applicatti su quello comune per migliorarne l'aspetto.

I nuovi materiali non hanno fatto perdere importanza al legno, che non è più il materiale da costruzione principale, ma ancora oggi viene usato soprattutto a scopo decorativo, per abbelliregli edifici edare un aspetto più caldoe accogliente agli ambienti.

È inoltre molto aumentatol'uso dei pannelli prodotti con gli scarti di lavorazione, come i trucioli o la segatura, che una volta venivano buttati via o bruciati.

Il paniforte e il medium density sono due esempi di materiali economici molto adatti alla lavorazione in serie, perchè sono meno soggetti alle deformazioni del legno massiccio.

Dopo questa piccola introduzione, facciamo finta che questa sia una pagina che scrivo e ottimizzo per la realizzazione del sito web da falegname della tua attività locale.

Iniziamo.

Struttura del legno.

Guardando la sezione trasversale di un tronco d'albero, si notano gli anelli concentrici di crescita che, anche se l'alberoha un diametro costante, non hanno maiun andamento uniforme.

I cerchi più chiari indicano la parte del legno più porosa, mentre quelli più scuri caratterizzano la porzione più compatta.

Andando dal centro del tronco verso l'esterno, possiamo osservare nell'ordine:

  • Midollo: una sostanza chiara e molle, attraverso la quale passa la linfa.
  • Cuore o durame: formato da cellule morte.
  • Alburno: di colore chiaro, ogni anno la pianta trasforma il proprio alburno in cuore o durame, aggiungendo un novo anello alla massa legnosa formanta da cellule morte, il nuovo anello non ha una crescita uniforme e durante l'autunno, infatti è più lenta, mentre è più veloce in primavera.
  • Libro: rivestimento dell'alburno e serve per il passaggio della linfa discendente.
  • Corteccia: è lo strato esterno che protegge la pianta dall'azione degli agenti atmesferici.

Continuiamo a descrivere il legno in modo molto dettagliato in modo che la realizzazione del sito web di un falegname risulti essere molto precisa e molto otimizzata per il posizionamento del tuo sito web in Google e su altri motori di ricerca.

Passiamo ora al capitolo della stagionatura del legno che andremo ad inserire nella creazione del sito web per la tua falegnameria a Genova o in altri comuni italiani.

La fase della stagionatura del legno.

Il legno non stagionato, o verde, può contenere anche il 70 per cento di acqua, mentre nel legno stagionato la percentuale si riduce al 10 o 20.

Con la perdita dell'acqua il legno si restringe e, se il trattamento è troppo veloce, puo fendersi o spaccarsi.

Al contrario, il legno troppo secco ha la tendenza ad assorbire l'acqua e a gonfiarsi. Il ritiro o l'allungamento che ne derivano causano tensioni diverse nelle fibre e il cosidetto imbarcamento, cioè l'asse non è più piana, ma incurvata a forma di barca.

Solo nelle assi tagliate più vicine al centro questo fenomeno non si verifica, ma il legno si ritira langoi bordi e si spacca lungo il punto debole, la linea del midollo.

Più un asse è stata ricavata lontano dal centro del fusto, più ha la tendenza a imbarcarsi. Il lato esterno prende una forma concava, mentre quello interno prende la forma convessa.

Se volete un asse che sia veramente stabile, dovete cercarne una con gli anelli verticali, perche se lo spigolo mostra anelli orizzontali, a forma di semicerchio, avrà la tendenza a imbarcarsi.

I legni teneri.

Sono i legni leggeri e morbidi, facili da lavorare, ma con scarsa resistenza, sensibili ai graffi e ai colti. Di seguito un elenco dei legni morbili, con le relative informazioni:

  • Abete: appartiene alla classe delle conifere, alla famiglia delle pinacee, di cui esistono in Italia parecchie specie. È un sempreverde con tronco diritto, i cui rami formano una specie di piramide. Le specie più importanti sono l'abete bianco e l'abete rosso. L'abete bianco, diffuso in tutta Europa centrale e meridionale, nelle Alpi, nell'Appenino ligure e calbro lucano, può vivere fino a cinque secoli e arrivare all'altezza di oltre 50 metri, con una circonferenza di circa 2 metri. Il legno ha un colore grigio chiaro con venature giallastre, è leggero, elastico, resinoso e facile da lavorare. Si usa in edilizia e per costruire barche.L'abete rosso ha la corteccia rossastra e cresce prevalentemente nell'europa del Nord. Il legno è bianco ma dopo la stagionaturadiventa giallo chiaro. Per la sua leggerezza e facilità di lavorazione ha innumerevoli usi, i falegnami lo usano per la creazione che spazia dai serramenti agli imballaggi e ai rivestimenti murali.
  • Betulla: è una pianta decorativa con corteccia bianca. Cresce meglio nei climi freddi ma si trova in tutta Europa, perfino in Sicilia. Il legno è bianco giallo chiaro e compatto con fibre sottili. Tende a marcire facilmente, si usa per lavori al tornio, mobili, sculture, legno compensato e fiammiferi.
  • Cembro o Cirmolo: è una conifera che cresce nelle regioni fredde. Il legno è bianco giallastro, tenero e compatto. Oltre che l'uso nelle falegnamerie, si usa per lavori al tornio nelle tornerie e per modelli di fonderia.
  • Ippocastano: proviene dalla Grecia, è una pianta decorativa che, come il castagno, produce semi racchiusi in un riccio, detto castagna d'India. Il legno ha una buona resistenza ai tarli.
  • Larice: è una conifera della famiglia delle pinacee, molto diffusa nelle Alpi, che può arrivare all'altezza di 40 metri. Il legno, di colore rossastro, è molto robusto e si usa per imbarcazioni, serramenti, pannelli da rivestimento e mobili rustici.
  • Ontano: appartiene alla famiglia delle betulacee, può arrivare a 20 o 25 metri di altezza. Il legno ha una buona resistenza all'umidità
  • Pioppo: appartiene alla famiglia delle salicacee e comprende una ventina di varietà. È la pianta più diffusa in Italia, dove viene usata sempre per arginare fiumi e torrenti e per segnare i confini tra le proprietà. Il pioppo nero raggiunge anche i 30 metri di altezza, ha la corteccia grigio scura. Il pioppo cipressino o italico ha un fusto slanciato a scopo ornamentale. Il pioppo bianco può raggiungere i 40 metri di altezza e vive un paio di secoli. Ha legno giallo rossastro, è compatto e si lavora facilmente. Il pioppo del canada, nato da incroci tra pioppi nostrani e pioppi dell'America del Nord, cresce velocemente ed è molto diffuso nella valle del Po. Il legno è bianco giallognolo e ha pochi nodi, viene usato soprattutto nelle grosse falegnamerie per la creazione di compensati e nelle cartiere per la produzione della carta.
  • Salice: questa famiglia comprende alcune centinaiadi specie. È un albero che cresce bene in Europa, Asia e America del Nord, soprattutto nei luoghi posti vicinoall'acqua. Il salice piangente è una pianta decorativa proveniente dalla Cina, facilmente riconoscibile per ii caratteristici ramicadenti flessibili. Il salice bianco raggiunge i 25 metri di altezza ed è molto diffuso in Germania e Svizzera. Il legno, leggero e biancastro, si usa per mobili curvi, scatole e imballaggi.
  • Tiglio: è un albero d'alto fusto con chioma larga. Il legno è bianco, leggero e viene usato dai falegnami per lavori d'intarsio manuali, per modanature e per la creazione di matite.

Tabella dei legni teneri:

ESSENZADIFETTIPREGIUSI
Abete bianconodosoelastico,
stabile,
leggero
strutture di
mobili,
mobili di
scarso
pregio,
barche
Abete rossonodosoelastico,
leggero
strutture
di
mobili,
mobili di
scarso
pregio
Betullateme
l'umidità
duromobili
comuni
Laricetende a
fendersi
elastico,
non
teme
il tarlo e
l'umidità
mobili
Ontanosi fende,
vulnerabile
al tarlo
resiste
alla
umidità
strutture
immerse
in
acqua
Piopposi fende,
si tarla,
si imbarca
leggero,
pochi
nodi
strutture
di mobili
Tigliofragile,
si fende,
si tarla,
teme
l'umidità
leggero,
pochi
nodi
mobili
comuni

Arrivati a questo punto nell'esempio di realizzazione del sito web per un falegname o per una falegnameria, continuiamo inserendo altre caratteristiche tecniche del legno. In modo da informare i tuoi futuri clienti sulle caratteristiche principali dei legni lavorati dal falegname o dalla sua falegnameria a Genova o in altri comuni italiani.

I legni duri.

Sono legni pesanti e duri, più difficili da lavorare di quelli teneri, ma con una resistenza di gran lunga superiore. Di seguito un elenco dei legni duri, con le relative informazioni:

  • Acero: Ne esistono circa 200 specie tra Europa, Asia e America del Nord. L'acero montano, ha il tronco diritto, corteccia grigia e legno bianco giallastro, compatto, facile da lavorare. Si usa per impiallacciature, per intarsi e per larealizzazione di strumenti musicali. L'acero campestre cresce in Europa settentrionale e raggiunge l'altezza di 10 metri. Ha illegno bianco rossiccio che tende a imbarcarsi se non ben stagionato. L'acero napoletano può raggiungere i 25 metri d'altezza, ha il legno bianco rosa e si usa per le costruzioni di mobili. L'acero zuccherino del Canada ha il legno di colore bianco rosa che si presta bene alla lucidatura. Si usa per impiallacciature e strumenti musicali.
  • Bosso: è un sempreverde ornamentale che raggiunge i 5 metri di altezza, il legno di colore bianco bruno, è durissimo. Si usa per manici di utensili e parti di macchine.
  • Carpino: ne esistono una ventina varietà tra Europa, Asia e America. Il carpino bianco raggiunge i 20 metri di altezza e vive fino a un secolo. Il legno è bianco e compatto ma tende a imbarcarsi. Si usa per ruote, taglieri e attrezzi da lavoro destinati anche al falegname o alla falegnameria in generale.
  • Castagno: molto diffuso in Italia, è una pianta imponente, che può superare anche i 30 metri di altezza. Il legno ha un colore bruno chiaro, è duro, elastico e resistente all'umidita. Si usa per serramenti, mobili, scale, pali telegrafici e traversine ferroviarie prodotte dal falegname in falegnameria.
  • Cedro: è un albero imponente e decorativo, ormai diventato molto raro. Cresce in Algeria, Marocco e sulle pendici dell'Himalaia, dove artigiani falegnami nello loro falegnamerie lo usano per varie costruzzioni di ogni genere. Il legno ha un colore bruno grigio, è compatto e resiste bene all'acqua. Il cedro del Libano in passato è stato molto usato dai falegnami per le costruzioni navali, ma ormai si trova solo in alcuni orti botanici. Il cedro licio ha legno di colore bruno rossastro, è di media durezza e si usaper fabbricare matite e strumenti da disegno.
  • Ciliegio: il ciliegio dolce è diffuso in Europa e può raggiungere i 20 metri di altezza. Il ciliegio visciolo raggiunge i 5 metri di altezza. Il ciliegio canino è diffuso in tutta Europa Il legno ha un colore rosso bruno chiaro è duro e compatto. Viene usato dai falegnami nelle loro falegnamerie per realizzare mobili e e strumenti musicali di pregio.
  • Cipresso: è una pianta che può vivere molti secoli. In Italia trova il suo habitat ideale in toscana. Il legno di colore giallastro e di lunga durata viene utilizzato nella realizzazione da parte dei falegnami per la creazione di scale, armadi e mobili vari.
  • Corniolo: cresce spontaneo nelle zone collinari del centro Italia, dove i falegnami ne fanno un largo uso nelle loro falegnamerie. Ha un legno bianco rossastro molto resistente, usato per lavori di tornitura e intarsio manuali di abili falegnami locali.
  • Ebano: questo nome indica vari tipi di legni esoticiduri e di colore scuro. L'ebano di Macassarviene dall'isola di Celebes. Altre varieta sono l'ebano eritreo e del Sudan. Esistono anche ebani di altro colore, come il verde della Caienna e della Guiana e il rosso del Brasile. Questi ebanio sono molto utilizzati dai falegnami locali nelle loro falegnamerie artigianali per la creazione di oggetti ornamentali di uso comune.
  • Faggio: diffuso in tutta l'Europa, ha il legno di colore bianco rossiccio, compatto e resistente. Largamente usato nelle falegnamerie dai falegnami per la realizzazione di mobili  e pavimenti. I tronchi più dritti vengono usati dalle falegnamerie per realizzare di compensati e pannelli listellari.
  • Frassino: in italia ne esistono due varietà, largamente usate nelle falegnamerie per svariate produzioni di oggettistica varia. Può raggiungere i 30 metri di altezza e cresce vicino a corsi d'acqua ha un colore chiaro, è duro, elastico e resiste bene ai colpi. In Italia la varietà detta orniello è utilizzata da falegnami siciliani, in quanto è una varietà autoctona siciliana.
  • Mogano: con questo nome si indicanovari tipi di legno duri e compatti. Usato dai falegnami per realizzare mobili di prestigio, ma anche per la creazione di oggetti scolpiti a mano nelle piccolissime falegnamerie locali.
  • Noce: la specie più comune è quella che cresce nei Balcani e nell'Asia Minore. In Italia è coltivato su larga scala direttamente dalle falegnamerie ed è anche molto coltivato per i suoi frutti, le noci. Alcune falegnamerie industriali lo usano maggirmente per la realizzazione di attrezzatura sportiva ad alti livelli.
  • Olivo: è una pianta di origine asiatica ma largamente diffusa in tutto il bacino Mediterraneo. Raggiunge i 20 metri di altezza e ha un fusto contorto, che non permette di ricavarne assi lunghe. Particolarmente longevo, riesce a vivere anche più di 1000 anni. Il legno di colore marrone scuro, ha venature molto belle, è duro, compatto e resistente all'umidita. Usato da abili falegnami per la creazione di mobili di pregio, pavimenti lussuosi e intarsi fatti a mano.
  • Pino: è una pianta sempreverde con fusto diritto e foglie aghiforme, di cui esistono decine di varietà. Il legno è bianco o giallastro, resinoso e abbastanza resistente. Il legno di pino viene usato dalle grandi falegnamerie per realizzare inbarcazioni, traversine ferroviarie, pali telegrafici, serramenti, pavimenti e mobili di livello comune.
  • Robinia: è una pianta originaria dell'America del Nord, raggiunge i 20 o 25 metri d'altezza. Ha un legno giallastro, duro e elastico, che viene impiegato nella creazione di scale e pali.
  • Tek: una pianta originaria dell'Asia Centrale, utilizzata inizialmente dai designer svedesi di mobili, che l'hanno fatta conoscere in tutto il mondo. Il legno ha colore giallo rosso scuro e resiste benissimo all'umidità. Per questo motivo viene largamente usato per la creazione di arredamenti navali.

Tabella dei legni duri:

ESSENZADIFETTIPREGIUSI
Acerosi tarla,
si imbarca
omogeneo,
facile da
lucidare,
si lavora
bene
mobili
di
pregio
Castagnosi tarlaelastico,
si
lavora
bene
mobili
rustici
Ciliegiosi imbarca,
si ritira
pesante,
si
pulimenta
bene
piccoli
mobili
di
pregio
Faggiosi tarlasi lavora
bene,
facile da
curvare
mobili
Querciateme
l'alternarsi
di
umido
secco,
pori
aperti
difficile
da
levigare
botti
Teksi pialla
e si
leviga
male,
pori
aperti
resiste
molto
bene
all'umidita
arredi
navali

Ora continuo a mostrarti come deve essere la realizzazione di un sito web per un falegname o per una falegnameria, in modo da chiarirti come si fa a finire in prima pagina su Google e su altri motori di ricerca con svariate parole chiave di ricerca. In questo modo aumenterai i tuoi clienti aumentando anche il tuo fatturato annuo.

Gli attrezzi del falegname che usa nella sua falegnameria.

Il falegname che sia a Genova o in altri comuni italiani, nella sua falegnameria deve avere strumenti e attrezzature da lavoro che non devono mai mancare. Gli strumenti di lavoro devono sempre essere tenuti nelle migliori condizzioni, essere sempre miticolosamente puliti e sempre molto curati in modo che il loro funzionamento sia sempre nelle migliori condizioni.

Vediamo ora un elenco degli attrezzi che popolano una falegnameria:

  • Martelli
  • Punzoni
  • Cacciaviti a stella
  • Cacciaviti a croce
  • Cacciaviti piatti
  • Cacciaviti a elica
  • Punteruoli
  • Matite
  • Taglierini:
  • Compassi
  • Truschini
  • Calibri
  • Scuadra a zoccolo
  • Scuadra falsa
  • Livelle
  • Righe pieghevoli
  • Metri a nastro
  • Morse da banco
  • Morsetti
  • Morsettoni
  • Morsetti a vite
  • Morse doppie
  • Seghe manuali
  • Seghe pecina
  • Seghe a telaio
  • Seghetti da traforo
  • Seghe saracco
  • Seghe foretto
  • Seghe circolari
  • Seghe a nastro
  • Trapani manuali
  • Trapani automatici
  • Trapani a colonna
  • Punte da trapano
  • Punte da espansione
  • Punte forstner
  • Frese
  • Punte a tazza
  • Punte a centrare
  • Punte americane
  • Pialle manuali
  • Pialle automatiche
  • Sponderuole
  • Pialletti
  • Scalpelli
  • Sgorbie
  • Ciodi
  • Viti
  • Colle a freddo
  • Colle poliviniliche
  • Colle a contatto
  • Pistole incollatrici
  • Verni nitro
  • Vernici di cellulosa
  • Vernici epossidiche
  • Olii
  • Cere
  • Pennelli
  • Rulli
  • Spruzzatrici
  • Svernicianti

Questa è solo una piccolissima lista dei materiali che usa un falegname nella sua falegnameria, ma rende bene l'idea di quanta attrezzatura e materiale deve avere una falegnameria per potere realizzare al meglio i progetti del falegname. Nel tuo sito web ritengo giusto inserire anche le informazioni sugli animali che mangiano e rovinano il legno, per informare i tuoi clienti di come combatterli e allungare la vita delle tue creazioni di legno.

Come combattere gli insetti che mangiano e rovinano il legno.

In natura esistono alcuni insetti che mangiano e rovina il legno. Ora ti diro quali sono questi animali e ti insegnero a combatterli, in modo da non compromettere la normale duratura dei tuoi mobili, oggetti o qualsiasi cosa in legno.

Vediamo prima quali sono questi animali che rovinano il tuo legno:

  • Il Tarlo: un insetto che si può scoprire facilmente solo quando è giunto all'ultima fase del suo attacco. Il ciclo vitale inizia con la deposizione delle uova, poi si sviluppano le larve che scavano le gallerie e infine sarà possibile vedere gli insetti che arrivano superficie del legno attraverso i fori del diametro di 3 o 4 millimetri. Se non riuscite a identificarlo prima, grazie al caratteristico rumore che produce, il tarlo può essere scoperto soltanto quando ha già prodotto molti danniall'interno della massa legnosa. Si elimina applicando a pennello una sostanza disinfettante sul mobile, se è di legnosottile. Se invece è di legno massicciodovete identificare i fori visibili e iniettare la soluzione con una normale siringa per iniezione.
  • Il Capricorno: insetto diffuso in tutta Italia, che attacca i legni asciutti e si sviluppa soprattutto con il clima secco e le temperature elevate. È un coleottero bruno, che ha una lunghezza tra i 10 e i 20 millimetri. La femmina depone le uova, circa 200, d'estate, da giugno ad agosto, soprattutto nelle fessure del legno e nelle giunzioni. Le larve escono dopo una settimana o duee cominciano a scavare gallerie nel legno, sempre più grandi a mano a mano che l'insetto cresce. La superficie del legno non viene mai attaccata, e questo complica l'individuazione. L'unico sistema per rilevare la sua presenza nei mobili consiste nell'ascoltare il rumore che le larve fanno scavandole loro gallerie. Tagliando un pezzo di mobile o infisso aggredito dal capricornosi porta alla luce ana segatura composta da farina di legno, polvere ed escrementi. Pulite energicamente le superfici con una spazzola metallica, raccogliete i detriti e bruciateli, per evitare la diffusione delle larve. Poi applicate a spruzzo o a pennello circa 300 centilitri per metro quadrato di un prodotto disinfettante specifico per il legno. Se il danno ha colpito le travature e gli infissi potete riversirli con l'intonaco, oppure vi consigliamo di contattare subito un falegname che sapra come aiutarvi al meglio, senza creare ulteriori danni alla struttura.
  • Il Lyctus: aggredisce soprattutto l'alburno del legno secco che contiene una piccola percentuale di amido, come il castagno, il nocciolo, la quercia, il ciliegio, il frassinoe l'acacia. L'insetto è un piccolo coleottero rosso bruno che misura tra i 3 e i 5 millimetri.Di solito esce da legno attraverso un foro del diametro di circa un millimetro, intorno al quale si nota la polvere di legno. È un insetto volante e a volte si può notare attaccato alle tende o alle pareti. È difficile eliminare le uova, che restano profondamente nascoste in fondo alle gallerie e si schiudono dopo un paio di settimanedalla deposizione.Il Lyctus attacca prima i pavimenti, poi sale verso le pareti e il soffitto. Raschiate il pavimento e versate almeno 250 centilitri per ogni metro quadro di disinfettante apposito per legno e usate una spazzola per farlo assorbire al meglio.
  • La Termite:in assoluto il parassita più pericoloso, perchè può ridurre in polvere intere case, mangiandole per intero. Lungo circa 6 millimetri e vive in colinie che non escono mai all'aperto, perche soffrono la lace. In Italia sono presenti due specie, la prima è chiamata Calotermes flavicollis, e la seconda è Reticulitermes lucifugus. Solitamente divorano il legno, carta e tutti quei materiali che contengono cellulosa. Di solito si sviluppano meglio in ambienti umidi e caldi. La Termitebuca il legno lungo le fibre e non manda segnali della sua presenza, perchè non produce polvere. La sua presenza è abbastanza facile da scoprire quando infesta i legni duri, perchè in questo caso ha la tendenza a scavare le gallerie vicino alla superficie. Se abitate in un a casa con cantina, combattete l'umidità e fate circolare l'aria nella stessa. Scavate un solco profondo circa 30 centimetri lungo il perimetro dei muri e versatevi un insetticida per le termiti. Quando il pavimento è di mattoni o mattonelle di cemento fate una serie di fori verticali e versateci l'insetticida. Infine disinfettate anche le gallerie che riuscite a vedere e sigillatele con pasta di legno. 
  • La Merula: un fungo che predilige gli ambienti umidi. Quindi attacca di preferenza le case dove esistono infiltrazioni d'acqua lungo i murie quelle che restano buie e senza ricambio d'aria per lunghi periodi. La presenza della merula è indicata da una sostanza simile all'ovatta o alla tela di ragno, che successivamente diventa di colore grigio. Si formano dei cordoni grigi del diametro di 6 o 8 millimetri, che si addentrano nella massa del legno. A volte la merula si manifesta sotto forma di un vero e proprio fungo a forma di un vero e proprio fungo a forma di disco che contiene le spore di colore rosso bruno. Cercate di eliminare o ridurre l'umidità, che non dovrebbe superare il 25 o 30 percento. Quando i mobili o gli infissi sono di legno massiccio, eseguite una serie di fori inclinati o verticali e versatevi il disinfettante fino a quando il legno non ne assorbe più. I fori devono arrivare almeno fino a metà dello spessore dei pezzi. Infine tappate ii fori con piccoli perni di legno trattati nel disinfettante per immersione.

La lotta contro gli insetti richiede un trattamento localizzato. Se l'oggetto attaccato è piccolo, come un mobiletto o una statua, trattatelo con uno degli speciali insetticidi per legno in confezione spray.

Queste bombolette hannoun tubetto applicatore che permette anche di iniettare la sostanza direttamente nei fori senza macchiare la superficie dell'oggetto.

Il trattamento delle strutture edilizie in legno è più delicato, perchè bisogna conservarne la resistenza meccanica. Iniziate col sondare in profondità il legno con un punteruolo, per scoprire quali sono le parti più infestate.

Eliminate con la raspe, la pialla o la sega il llegno troppo danneggiato e rinforzate o sostituite gli elementi indeboliti. Infine applicate la soluzione insetticida e funghicida in profondità.

Eseguite dei fori verticali di 8 o 10 millimetri di diametro negli elementi di legno spessi almeno 50 millimetri, vicino ai punti di attacco e giunzioni.Come regola la profondità dei fori deve essere pari a circa due terzi dello spessore del legno.

Per una superficie di un metro quadrato sono necessari almeno 10 fori, per le travi e travetti uno ogni 30 centimetri circa. Infilate a forza nei fori una serie di piccoli imbuti di plastica e riempiteli di liquido disinfettante insetticida.

Ripetere l'operazione due o tre volte a distanza di tempo, fino a quando tutta la massa del legno non si è impregnata totalmente, poi tappate i fori con perni li legno duro. Se questo sistema vi sembra lento, chiamate un falegname o una falegnameria per fare il trattamento sotto pressione.

Se abitate in una casa di legno vi conviene acquistare l'attrezzatura per il trattamento a iniezione, composta da una piccola pistola elettrica, un serbatoio e una serie di aghi che si avvitano nel legno.

Questo trattamento, che funziona con una pressione elevata, è inadatto per gli oggetti delicati e di valore.

Consiglio del falegname:

  • In caso di funghi e muffe, sterilizzate con la fiamma, spazzolate e applicate un liquido funghicida con un pennello o un rullo.
  • Per verificare se nel legno ci sono insetti, mettete fogli di carta sotto i mobili o le strutture sospette.
  • Se gli insetti non vengono all'aperto, sondate il legno con un punteruolo e un martelletto.
  • Usate sempre maschera, occhiali e guanti protettivi quando maneggiate insetticidi e funghicidi.

Conclusione:

Ora, arrivati al termine di come realizzare un sito web per un falegname o una falegnameria, tocca a te decidere se contattarmi e finire in prima pagina su Google o andare dalla mia concorrenza con il rischio di avere un sito web per un falegname o la sua falegnameria a Genova o in altri comnuni italiani che nessuno trova, facendoti battare soldi e senza portare nessun tipo di beneficio alla tua falegnameria.

Se vuoi un sito web per la tua attività di falegname realizzato con i più alti standard di ottimizzazione, che raggiunge futuri clienti e di conseguenza aumentare vendite e fatturato, contattami subito, se sono riuscito a farlo per me, posso farlo anche per te.

Dubita dei miei concorrenti che non sono riusciti a creare una pagina web per il loro sito che sia in prima pagina. Pensi che riusciranno a farlo per la tua falegnameria se non sono riusciti a farlo per loro?

Io penso proprio di no. E tu cosa pensi?

Io sarò al tuo fianco nella realizzazione del tuo sito web, ma soprattutto sono in grado di portare beneficio in termini di posizionamento e in termini economici alla tua falegnameria.

A te la decisione.

CONTATTAMI ORA