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Realizzazione siti web per elettricisti

Per elettricisti e elettrotecniche a Genova e provincia

La realizzazione di un sito web per un elettricista deve essere molto precisa e dettagliata.

Ora vediamo come realizzo un sito web per un elettricista di Genova o di un altro comune italiano.

L'elettricista ha costruito tutti gli strumenti che popolano la vita moderna.

Grazie a famosissimi elettricisti abbiamo imparato a imbrigliare l'elettricità e a produrla artificialmente.

Abbiamo poi imparato a sfruttare la sua energia per illuminare, far girare dei motori e riscaldare.

Abbiamo imparato a trasformarla in onde elettromagnetiche.

Con le quali trasportiamo in ogni parte del mondo le voci e le immagini.

Sono sempre le onde elettromagnetiche che permettono di controllare da terra il viaggio di una sonda interplanetaria.

Abbiamo costruito apparecchi che sfruttano la luce per ingrandire e mostrarci cose piccolissime come le cellule, o lontanissime come le galassie.

Tutto ciò è il frutto degli sforzi e del duro lavoro di molti elettricisti di ingegno che per secoli hanno dedicato le loro energie a comprendere questi importantissimi fenomeni.

Ora dopo una introduzione ottimizzata per i motori di ricerca, che inserisco nel sito web dell'elettricista, passiamo alla parte tecnica del sito web.

Andiamo a creare varie sezioni in modo da spiegare al visitatore gli argomenti che riguardano la materia elettrica.

L'elettricista spiega che cos'è l'elettricità?

Ogni giorno sotto i nostri occhi, avvengono un'infinità di fenomeni elettrici, tipo:

Buona parte del mondo moderno funziona grazie all'elettricità.

In natura, invece, i fenomeni elettrici macroscopici e visibili sono assai più rari. Il più evidente e certamente il fulmine, ma non è l'unico.

Già gli antichi greci si erano accorti che alcuni materiali come:

mostrano delle strane proprietà.

Non a caso la parola elettricità deriva dal greco "elektron" che significa, appunto ambra.

Quando una bacchetta di ambra o di vetro viene strofinata con un panno di lana acquista il potere di esercitare una forza sui corpi che sono nelle vicinanze, per esempio pezzi di carta, pagliuzze o piume, anche senza toccarli direttamente.

Non solo, questa forza può essere:

Due bacchette di ambra strofinate si respingono tra loro, così come due di vetro. Mentre una di ambra e una di vetro si attirano.

L'elettricista spiega da dove derivano queste forze?

Oggi sappiamo che gli atomi della materia sono costituiti da diverse particelle:

Normalmente le cariche dei protoni e degli elettroni si compensano e la materiarisulta neutra. Quando per esempio si strofina un pezzo di vetro, alcuni elettroni, che stanno nella parte esterna degli atomi, vengono strappati via.

Così la carica complessivarisulta sbilanciata e l'accesso di cariche positive dei protonifa sentire la sua influenza sui corpi vicini. Tutti i fenomeni elettrici sono dovuti a questi sbilanciamenti di carica.

Arrivati a questo punto nella realizzazione del sito web per un elettricista a Genova o in un altro comune italiano, parliamo della corrente, che rende molto pericoloso la professione dell'elettricista.

L'elettricista e la corrente elettrica.

Gli elettricisti portano l'elettricità nelle nostre case o nelle nostre attività sotto forma di corrente elettrica per essere utilizzata in moltissimi modi.

Viene trasformata in luce dalle lampadine o dalla televisione, in calore dalle stufe elettriche, in aria fredda da un condizionatore, in movimento da un frullatore o in suono da un impiantostereofonico.

Si ha una corrente elettrica ogni volta che delle particelle cariche si spostano da un punto all'altro.

Quasi sempre queste particelle sono elettroni. In alcuni liquidi possono anche essere degli ioni, cioè atomi con un elettrone in più oppure in meno e quindi sono elettricamente cariche.

Non tutti i materiali possono trasportare la corrente elettrica. Solo i materiali denominati conduttori, che comprendono tutti i metalli hanno la proprietà di essere conduttori elettrici.

A livello microscopico i conduttori sono costituiti da un reticolo di atomi fissi immersi in una sorta di "mare" di elettroni che sono liberi di spostarsi saltando da un atomo all'altro.

Così, sotto l'azione di una forza elettrica, miliardi e miliardi di elettroni si spostano assieme lungo il conduttore e formano la corrente.

Nei materiali isolanti, come la plastica, il legno o la ceramica, questo non avvine.

Infatti, in questo caso gli elettroni non sono liberi di spostarsi da un atomo all'altro, ma sono "incatenati" alle loro posizioni e normalmente le forze elettriche non sono abbastanza forti da rompere questi legami.

Per provocare il flusso di elettroni che genera la corrente elettrica è necessario uno sbilanciamento di carica tra due punti del conduttore che genera la forza elettrica e mette in moto gli elettroni.

Il flusso si ferma quandola carica è riequilibrata, un pò come accade quando c'è una differenza di livello tra due recipienti di liquido collegati da un tubo, dove il liquido scorre finchè il livello è uguale.

Elettricista, intensità, tensione e resistenze.

Gli elettricisti devono lavorare con cerrenti elettriche appena sufficienti ad accendere un fanale di una bicicletta, ma l'elettricista lavora anche con correnti elettriche molto potenti, in grado di spingere un treno a 300 km/h.

Alcune sono innocue, altre possono diventare addirittura mortali per l'uomo.

Cosa determina questa differenza?

Uno dei parametri più importanti nel misurarel'elettricità è l'intensita di corrente, che dipende dal numero di cariche che si spostano all'interno del conduttore.

Supponiamo di "tagliare" con un piano immaginario un conduttore, in ogni istante alcuni elettroni attraversano questa sezione e l'intensita di corrente è definata come la quantità complessiva della carica elettrica che attraversa la sezione in un secondo.

Più carica passa, maggiore è l'intensità di corrente.

La sua unità di misura è denominata:

che gli elettricisti indicano con la lettera:

Per generare una corrente occore che in due punti del conduttore vi sia uno squilibrio tra le cariche.

Questo squilibrio prende il nome in differenza di potenza o tensione e viene misurato in:

che gli elettricisti indicano con la lettera:

Le pile, le batterie o la dinamo di una bicicletta sono proprio dispositivi in grado di generare e mantenere una certa tensione, un pò come una pompa che mantiene una differenza di livello tra due recipienti di liquido collegati da un tubo.

Anche il migliore dei conduttori ostacola il moto degli elettroni al suo interno, oppone cioè una certa resistenza al passaggio della corrente e si riscalda.

La resistenza viene misurata dall'elettricista in:

e dipende dalle proprietà del materiale.

L'elettricista e la potenza elettrica.

L'energia elettrica da sola non serve a molto, il suo enormesuccesso è dovuto al fatto che essa si può trasformaremolto facilmente in qualcos'altro.

Lampadine, motori elettrici, schermi televisivi, scaldacqua sono tutti dispositivi in grado di trasformare energia elettrica in luce, calore o movimento.

La porzione di energia elettrica trasformata in ogni secondo è la potenza elettrica assorbita dal dispositivo in questione.

Naturalmente questa porzione varia moltissimo a seconda dei casi.

La potenza elettrica necessaria a scaldare un pentolino d'acqua è infinitamente minore a quella richiesta dal motore di un ascensore che deve salire al decimo piano.

L'elettricista misura la potenza in:

e l'elettricista la indica con la lettera:

Se una lampadina comsuma una potenza di 100 Watt, significa che ogni secondo essa trasforma in luce e in calore una quantità di energia di 100 Joule.

La potenza elettrica assorbita da un dispositivo si può calcolare facilmente, perchè essa è pari alla tensione applicata ai suoi estremi moltiplicati per l'intensita della corrente che vi fluisce.

Così in Europa, dove la tensione della corrente domestica è di 220 Volt, una lampadina da 100 Watt fluisce un'intensita di corrente di circa 0,45 Ampere.

Negli Stati Uniti, dove invece la corrente domestica è di 110 Volt, per ottenere la stessa luce serve un'intensità di correntecirca doppia, cioè 0,9 Ampere.

La potenza elettrica nelle nostre case è al massimo di 3000 Watt o di 3 kiloWat.

Ciò significa che non possiamo fare funzionare assieme elettrodomestici e dispositivi che assorbono assieme ana potenza superiore.

Quando questo limmite viene superato scatta automaticamente un interruttore che interrompe la corrente e la casa piomba nel buio.

L'elettricista e i circuiti elettrici.

Cosa succede esattamente alla corrente elettrica quando premiamo l'interruttore di una torcia elettrica per accende la luce?

Per essere utilizzata, la corrente deve sempre scorrere all'interno di un circuito chiuso.

Essa parte dal generatore, in questo caso una pila, scorre attraverso la lampadina, dove una parte viene trasformata in luce e caloree poi torna al generatore.

Se il circuito è interrotto la corrente si blocca, un pò come se si chiudesse un rubinetto. L'interruttore è proprio il "rubinetto" dei circuiti elettrici solo che funzionano al contrario.

Interruttorer aperto significa circuito interrotto e lampadina spenta, viceversainterruttore chiuso significa lampadina accese.

Ogni dispositivo elettrico possiede due terminali che servono per collegarlo tramite i fili ad altri dispositivi e costruire un circuito.

Vi sono due modi per collegare tra loro i dispositivi:

Se un elemento collegato in serie si rompe, esso taglia la correntein tutto il circuito.

Se invece è in parallelo, il resto del circuito continua a funzionare.

Per questo gli impiantielettrici delle nostre case sono studiati in modo che tutti gli elementi siano collegati in parallelo, altrimenti basterebbe una lampadina bruciata per togliere corrente a tutto l'appartamento.

Nel progettare un circuito elettricol'elettricista deve seguire alcune regole precise, che determinano i parametri della corrente e della tensione in ogni sua parte.

L'elettricista, l'elettricità e il magnetismo.

Le calamite sono di materiali particolari e sono in grado di attirare gli oggetti di ferro.

Apparentemente le proprietà di una calamita non hanno niente a che fare con quelle di un circuito in cui scorre una corrente elettrica.

Invece il mondo delle calamite e quello delle correnti elettriche sono indissolubilmente legati tra loro, e ogni volta che c'è una corrente si manifesta anche un fenomeno magnetico.

La maggior parte dei dispositivi elettrici, come un motore, un campanello, un altoparlante o una dinamo, contengono sia dei circuiti elettrici che dei magneti e non potrebbero funzionare se mancasse uno di questi due elementi.

Ogni circuito in cui fluisce una corrente elettrica generaintorno a sè un campo magnetico in grado di esercitare una forza e muovere una piccola calamita posta nelle vicinanze.

Sono proprio le enormi correnti prodotte dai magmi che circolano nel cuore della Terra a dare vita al campo magnetico terrestre grazie al quale gli aghi delle bussole puntano in una direzione precisa e forniscono un prezioso punto di riferimento ai naviganti.

Le forze che agiscono tra magneti e fili elettrici possono anche divenire piuttosto intense e infatti sono proprio quelle che vengono sfuttate nei motori elettrici.

Ma questo è solo un lato della medaglia. Infatti, anche il movimento di una calamita nei pressi di un circuito elettrico, o viceversa del circuito vicino a una calamita, è in grado di far fluire una piccola corrente senza bisogno di alcun generatore.

Questo fenomento quasi opposto al precedente viene sfruttato per produrre la corrente elettrica, sia quella di una dinamo da bicicletta, appena sufficiente ad accendere i fanali, sia le enormi potenze di cui sono capaci i grandi generatori delle centrali elettriche.

L'elettricista e il motore elettrico.

Sebbene abbiano già oltre un secolo e mezzo di vita, glii elettricisti dichiarano che i motori elettrici possono essere i propulsori del futuro.

Nei prossimi decenni infatti tutte le nostre automobili ne avranno probabilmente uno al posto degli attuali motori a scoppio.

Questi motori possono essere abbastanza potenti da spingere un treno a forte velocità, sono più puliti, più silenziosi e assai meno inquinanti dei motori a scoppio e già oggi le case automobilistiche producono moltissimi modelli di auto elettriche.

Il loro svantaggio a detta di esperti ingegneri elettricisti è che hanno bisogno di tanta energia ed esauriscono presto la ricarica di una batteria.

Questo limita a circa 500 / 600 chilometri l'autonomia di viaggio di un'autovettura.

Così per ora i motori elettrici vengono usati soprattutto negli apparecchi che non devono spostarsi, come gli elettrodomestici che vengono collegati alla rete di casa, o ai veicoli che seguono un percorso fisso, come i treni o i tram che vengono alimentati da una rete stesa lungo tutto il percorso.

Il principio di funzionamento dei motori elettrici sfrutta le forze che si generano tra un filo percorso da una corrente, chiamato bobina, e il campo generato da un magnete permanente fisso.

Il nord e il sud di una calamita a forma di "U" generano un campo magnetico le cui linee di forza congiungono i due poli riempiendo lo spazio tra loro.

La bobina viene inserita in questo spazio ed è collegata all'alimentatore tramite delle spazzole che strisciano sui contattipermettendole di girare.

Quando al suo interno fluisce la corrente, si genera un altro campo magnetico che tende ad allinearsi a quello fisso trascinando con se la bobina e facendola ruotare.

Regolando in modo opportuno la corrente della bobina la rotazione diviene permanente e l'energia elettrica viene così trasformata in energia meccanica.

L'elettricista, le pile e le batterie.

Orologi, giocattoli, radio e registratori portatili, torce elttriche, macchine fotografiche sono solo alcuni degli apparecchi elettrici di uso comune che funzionano con le batterie, senza bisogno di collegarsi a una presa di corrente.

Vi sono moltissimi tipi di batterie a seconda degli impieghi, alcune, come quelle per gli orologi sono più piccole di un unghia, altre sono così grandi e pesanti che un elettricista da solo non riuscirebbe a sollevare.

Vi sono batterie che si possono ricaricare, chiamate accumulatori, e altre che una volta esaurite si devono buttare.

Tutte però hanno una caratteristica in comune, cioè quella di essere dispositivi in grado di trasformare energia chimica in energiaelettrica. La prima batteria fu inventata dall'italiano Alessandro Volta.

Egli scoprì che inserendo un pezzo di stoffa imbevuto di una soluzione leggermente acida, l'elettrolita tra due dischetti di rame e uno di zinco si genera una tensioneelettrica tra ii due metalli, i poli o elettrodi che può produrre corrente.

Questo elemento fondamentale è la pila propriamente detta.

Sovrapponendo molte pile, costruendo cioè una batteria di pile, le tensioni di ciascuna si sommano e si ottengono batterie di voltaggio sempre più alto.

Nella pila di Alessandro Volta l'elettrolita era liquido, oggi invece la maggior parte delle batterie usano elettroliti solidi e si dicono perciò a secco.

Le soluzioni usate come elettrodi o come elettroliti sono moltissime.

Le piccole batterie dette a pastiglia degli orologi o dei calcolatori tascabili sono a base di ossido di mercurio.

Vi sono poi le batterie ricaricabili al nichel cadmio. Quelle più comuni, di tipo usa e getta, utilizzano il cloruro d'ammonio o quello di zinco come elettrolita.

Dopo avere inserito nel sito web di un elettricista qualche dettaglio tecnico che parla e spiega un po cosa è l'elettricità e quali sono gli apparecchi di uso quotidiano che sfruttano questa energia, passiamo ora a spiegare cosa fa un elettricista di Genova o qualsiasi altro comune italiano quando entra in una casa ancora in costruzione, per realizzare l'impianto elettrico interno ed esterno dove necessario.

L'elettricista e la casa ancora in costruzione.

Un elettricista quando entra in una casa ancora in fase di realizzazione, deve pianificare in ogni minimo dettaglio la creazione dell'impianto elettrico.

L'elettricista deve fare dei segni sul muro chiamati tracce, per fare in modo che il muratore possa rompere il muro e inserire i tubi flessibili dove l'elettricista inserirà i fili elettrici.

L'elettricista deve anche progettare dove mettere le prese di corrente, i punti luce, il quadro elettrico generale e il contaqtore della corrente.

Da lì partiranno tutti i fili elettrici che andranno poi a portare l'elettricità in tutta la casa.

È anche compito dell'elettricista collegare ogni cosa che richiede energia elettrica, come cancelli, luci interne ed esterne, porte elettriche, basculanti e qualsiasi altra cosa necessiti di un collegamento elettrico.

Oggi, l'elettricista che realizza impianti elettrici deve avere anche una base tecnica di programmazione, in quanto sempre più case vengono dotate di impianti domotici collegati a smartphone o computer.

Conclusioni per l'elettricista.

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